Un’Inter diversa, viva e matura: da Barcellona segnali di resurrezione .
L’Inter vista a Barcellona non ha brillato per il gioco, ma ha mostrato carattere. Quante volte, in passato, i nerazzurri sono crollati dopo un colpo subito? Basti pensare all’ultimo derby, o ad altre partite chiave: una rete avversaria diventava spesso l’anticamera del tracollo. Ma questa volta no. Quella del Montjuïc è stata un’Inter nuova, che si fa rimontare, è vero, ma che reagisce. Che si fa riprendere ancora, ma non esce dalla partita, anzi, rimane aggrappata al risultato, sfiorando persino l’impresa. Il pareggio finale è oro colato, soprattutto dopo un primo tempo che sembrava annunciare una serata da incubo. Il Barça ha dominato nei primi 45 minuti, guidato da un Lamine Yamal devastante e dalle geometrie eleganti di Pedri. Ma nella ripresa, quella che spesso era la frazione più fragile per l’Inter, è venuta fuori una squadra matura, consapevole delle difficoltà e brava a reggere l’urto. Merito anche della gestione dei ritmi e della naturale stanchezza degli avversari. Quella c...